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medioevo, millennio tra il v e il 15 secolo etą di mezzo tra un'etą antica culminante nell'organizzazione ellenistico-romana e l'etą moderna, medioevo, mondo antico gravitava culturalmente sulle aristocrazie delle cittą costiere del mediterraneo centro-orientale, in germania primo medioevo (v-viii secolo), alto medioevo (intorno al mille), tardo medioevo (dal xii al xv secolo), transizione e raccordo tra l'equilibrio raggiunto in direzione italo-greco-orientale nell'antico mondo mediterraneo e il dinamismo di un mondo moderno prevalentemente orientato intorno all'atlantico, obiettivo comprendere che alla storia presiedono costruzioni concettuali diverse (cfr. montale, la storia ) e che da ogni costruzione concettuale derivano accenti su aspetti molto diversi del periodo considerato (voltaire denigra i barbari, herder sostiene che ringiovaniscono i popoli decadenti, marx guarda altrove, marx e la lettura economica, istituzionale e sociale, herder e il romanticismo li rivaluta, termine che nasce alla fine del quattrocento con connotazione negativa e indica un vuoto tra l'epoca d'oro classica e il rinascimento che recupera il culto della classicitą, per convenzione dal 476 al 1492, ma per altri al 1453, per pirenne dal ix secolo, interpretazioni, alto e basso medioevo in italia, mondo moderno ha il suo perno nell'area centro-occidentale dell'europa e guarda all'atlantico, in inghilterra culmine del medioevo sono i secolo xii-xiii, periodizzazioni, voltaire molto negativa verso i barbari, oggi si ritiene che esista una certa coerenza politica nel cinque secoli centrali nell'etą medievale che hanno al centro l'anno mille dall'affermazione dei franchi alla nascita dei comuni